Sport e M.I.C.I.: è possibile?

Sport e M.I.C.I.: è possibile?

Chi convive con una Malattia Infiammatoria Cronica Intestinale (MICI) si trova spesso a dover ripensare radicalmente le proprie abitudini, anche quelle legate al movimento e allo sport.
Non è raro che nascano dubbi: “Posso allenarmi?”, “Rischio di peggiorare i sintomi?”, “Che tipo di attività posso fare?”.
La buona notizia è che lo sport è possibile, e in molti casi anche consigliabile, purché si adottino le giuste precauzioni e si rispetti il proprio corpo.

Se calibrata in base al proprio stato di salute e al momento della malattia, l’attività fisica può diventare una vera alleata del benessere globale: migliora l’umore, rafforza il corpo, riduce i livelli di infiammazione e aiuta a gestire meglio lo stress, spesso presente in chi affronta una patologia cronica.

I benefici dello sport per chi ha una M.I.C.I.

Migliora il benessere psicologico
Ansia, irritabilità, isolamento e calo dell’autostima sono frequenti tra chi convive con una MICI. L’attività fisica stimola il rilascio di endorfine, sostanze che aiutano a regolare l’umore e a ridurre la percezione del dolore.
Anche una semplice camminata può rappresentare una pausa mentale e uno strumento per ritrovare fiducia nel proprio corpo.

Favorisce la regolarità intestinale
L’attività aerobica moderata, soprattutto nei periodi di remissione o stabilità clinica, può contribuire a regolare la motilità intestinale. Alcuni studi dimostrano che l’esercizio può ridurre i sintomi gastrointestinali lievi e migliorare la digestione.

Rafforza la massa muscolare e l’equilibrio fisico
Le MICI, insieme alle terapie prolungate, possono portare a cali di peso, riduzione della massa magra e senso di debolezza muscolare. Lo sport aiuta a contrastare questi effetti, stimola il tono muscolare e riduce il rischio di osteoporosi, particolarmente importante per chi è sottoposto a trattamenti con cortisonici.

Migliora l’aderenza terapeutica
Uno stato fisico migliore aiuta ad affrontare anche il percorso terapeutico con maggiore costanza. L’attività fisica aumenta la percezione di autoefficacia, stimola comportamenti più sani e può ridurre la tentazione di interrompere cure e controlli.

Attenzione: quando lo sport può essere un rischio

Durante le fasi acute della malattia è fondamentale ascoltare il proprio corpo e evitare sforzi fisici eccessivi o non supervisionati.
Sintomi come diarrea persistente, dolore addominale, forte affaticamento, anemia o febbre richiedono prudenza e un confronto con il proprio medico.

Anche nei periodi di apparente benessere, è importante non forzare i limiti: l’obiettivo non è “resistere”, ma trovare un equilibrio.

Consulta sempre il tuo specialista prima di iniziare o riprendere un’attività fisica, soprattutto se hai subito interventi o se stai affrontando cambi di terapia.

Quali sport scegliere (e quali evitare)?

Ideali nei periodi di stabilità:

  • – Camminata a passo sostenuto o trekking leggero
  • – Yoga e pilates (favoriscono equilibrio, respirazione, rilassamento)
  • – Nuoto (attività completa e a basso impatto)
  • – Bicicletta (meglio se su percorsi noti e controllati)
  • – Ginnastica dolce, posturale o esercizi a corpo libero

Da evitare o valutare con cautela:

  • – Attività ad alto impatto cardiocircolatorio o muscolare (crossfit, HIIT, maratone)
  • – Sport da contatto (arti marziali, rugby, calcio agonistico)
  • – Esercizi con carichi elevati, soprattutto se non seguiti da un trainer preparato
  • – Allenamenti in ambienti senza accesso a servizi igienici, se il sintomo prevalente è la diarrea

Ascolta il tuo corpo

Ogni paziente MICI ha una storia diversa. C’è chi riesce a praticare sport in modo costante, e chi ha bisogno di pause, ritmi lenti, giorni di riposo.
Il corpo manda segnali precisi: imparare ad ascoltarli è parte integrante della gestione della malattia.

“Lo sport non deve diventare una sfida, ma un alleato della tua qualità di vita.”

Non esiste un “livello minimo” da raggiungere: anche 15 minuti al giorno, con costanza, sono un passo concreto verso il benessere.

Non sei solo: muoviamoci insieme

M.I.CRO. Italia promuove una cultura del movimento inclusiva, adattata, sostenibile.
Crediamo che lo sport debba essere accessibile anche a chi convive con una malattia cronica, per questo stiamo costruendo una rete di collaborazioni con istruttori formati, strutture accreditate e professionisti capaci di accompagnare i pazienti in percorsi di attività sicura.

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